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Risotto grana padano e tartufo bianco d'Alba

Immagine del redattore: Luca RusconiLuca Rusconi

Risotto grana padano e tartufo bianco d'Alba

Il tartufo è un fungo del genere tubero.

Il tartufo si conserva in frigo avvolto in carta assorbente e chiuso in un barattolo di vetro per massimo una settimana.

Prima di consumarlo deve essere pulito con uno spazzola o uno spazzolino sotto l’acqua fredda corrente per eliminare ogni traccia di terra, asciugato e a questo punto consumato rapidamente.

Si consuma solo crudo! Si deve tagliare a fette sottilissime con un tagliatartufi perché così se ne esalta il profumo. Il tartufo bianco è “solo” profumo, tagliarlo spesso non serve a nulla anzi diminuisce l'odore e cuocerlo ne elimina il profumo.

Cotto si usa il tartufo nero.

Ingredienti per 4 persone

240 gr Riso CARNAROLI

1 porro

4 cucchiai olio evo

1 tuorlo

qb pepe

qb sale

1 litro Brodo vegetale

qb Grana Padano, abbondante, secondo i gusti

40 gr tartufo bianco

Preparazione

Preparare un brodo vegetale con carota, sedano, cipolla ed un litro abbondante di acqua. Bollire per 20 minuti e tenere al caldo.

Affettare sottilmente il porro e soffriggerlo nell’olio evo. Quando è appassito aggiungere il riso e cuocere 2 minuti senza bruciare la cipolla.

Aggiungere poco brodo alla volta e a a fine cottura aggiungere il grana padano grattugiato, mescolare, e fuori dal fuoco il tuorlo d’uovo. Mescolare velocemente. Il riso deve rimanere all’onda e se serve aggiungere del bordo. Lasciare riposare 2 minuti e servire con del tartufo sottilmente affettato con il tagliatartufi.

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